Dal viaggio in Slovacchia più precisamente da Presov, estremo est della Slovacchia, quello che mi è rimasto più impresso è la bontà e la semplicità della gente, la purezza di posti verdi e stupendi, dove ancora esiste la natura incontaminata e dove il turismo di massa fortunatamente ancora non ha messo piede!
La bontà della signora che mi ospita è strabiliante! Lei parla slovacco io italiano eppure ci capiamo perfettamente! Il suo sorriso dice tutto, i suoi gesti non lasciano alcun dubbio su quello che mi vuole far capire! Ride e mi strafoga di cibo! È contenta di conoscermi e io di conoscere lei! Grazie a Marianna che traduce facciamo una chiacchierata sulla sua storia, sui problemi del dopo guerra, dell’occupazione sovietica e dei giorni post occupazione! La bellezza della persona e della chiacchierata si possono riassumere con la frase con cui ci congeda “Quando ero giovane e avevo il negozio i clienti mi volevano bene perché io ero gentile con tutti, un giorno entrò un ragazzo e pur non comprando niente mi disse che se un giorno avesse imparato a suonare il violino sarebbe tornato da me e mi avrebbe suonato la canzone più bella e dolce che esista per ripgarmi della mia bontà!”
Ecco il ricordo più bello della sua giovinezza… e della mia vacanza! Alla faccia dei soldi!
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