mercoledì 23 aprile 2008

UN MONDO CHE NON C'E'


BUDAPEST NOV '07

Fa già molto freddo… è ora di tornare a casa al calduccio! Passo sotto la metro e li vedo lì, uno accanto all’altro, uno che cerca il fiato dell’altro per scaldarsi un po’!

In questa stazione metro non sono molti al massimo 15, nell’altra ce ne erano una quindicina di più! Hanno tutti più o meno la stessa espressione: lunghi e incolti baffi, una lunga barba, mani nere, un colorito giallastro e occhi persi che si chiedono in continuazione ‘’cosa ci faccio qui?’’.

Io non so rispondergli e vado avanti! Vedo l’uomo a cui ieri sera con alcuni amici abbiamo offerto un bicchiere di vino. Era solo su una panchina con una coperta risicata e con poca voglia di vivere!

Ieri sera ci ha regalato il suo sorriso migliore per ringraziarci della nostra offerta, chissà quando sorriderà ancora!?

Mi fermo un po’ a guardarli senza che loro mi vedano… vorrei capire qualcosa di più su loro e sul loro mondo!

L’unica conclusione a cui arrivo è che non arriverò mai capire niente del loro mondo, perché semplicemente il loro mondo non esiste! Non hanno niente! Ne casa, ne famiglia, ne amici , ne quei maledettissimi soldi che li hanno ridotti così! Non hanno quasi più dignità e peggio di tutto non hanno più speranze e sogni! L’unica cosa che gli rimane è un po’ di resistenza alla vita e gli sguardi compassionevoli o schifati, ma questo dipende da che tipo di persona giungono gli sguardi, dei passanti!

Sì, avrebbero l’opportunità di qualche casa alloggio che li aiuti un po’ magari ad iniziare una nuova vita, ma sinceramente chi avrebbe la forza di riniziare a 40 o 50 anni dopo di aver perso tutto?…TUTTO!

Fa freddissimo e qualcuno di loro trema in maniera paurosa, quello vicino cerca di aiutarlo ma la massimo può offrirgli un bicchiere di vino, più in la c’è quello già ubriaco che discute con la polizia, dietro di me c’è la coppietta che più che per amore è unita per scaldarsi, poi c’è lui che suona la chitarra decidendo di passare così la sua solitudine!

Tra loro ci sono centinaia di passanti, benestanti e non, che vanno di fretta non curandosi di niente quasi se in quella metro ci fossero solo loro, quasi come se quei BARBONI (hanno perso anche il piacere di avere un nome!!) non esistessero!

È così difficile regalare un bicchiere di vino per vedere un sorriso? E così difficile regalare uno sguardo? E’ così difficile far sentire a quegli uomini, si uomini…come noi, che sono semplicemente vivi? Non so rispondermi!

Vado… sento un vuoto dentro, anche io non ho fatto niente! Domani ripasserò, forse saranno tutti lì… forse saranno di più ma, più probabilmente, con questo freddo saranno molti meno!

DISFRUTA

CESE AGOSTO 2006 - in ritorno da Morelia... pubblicato sul giornalino ''La voce delle Cese''


Penso che alcune sensazioni ed emozioni siano difficili o addirittura impossibili da riportare in poche righe di un piccolo giornalino ma nello stesso tempo sento la necessità di esporre le mie esperienze con il presuntuoso scopo di lasciare il segno in qualche persona e magari riuscire a far vivere in lui un po’ di quello che ho vissuto io!

Tutto partì quando decisi di lasciare Cese per andare da in Messico con un associazione di volontariato e vivere 20 giorni in compagnia di gente sconosciuta di tutto il mondo! E’ inutile negare che la partenza è stata dura e che ero pieno di dubbi ma poi facendomi coraggio ho preso il mio zaino e sono arrivato dall’altra parte dell’oceano!!

Eccomi in Messico e nella mia mente ora passano le solite raccomandazioni di amici e parenti ‘’stai attento!!!’’, ‘’occhio che lì c’è la fame!!!’’, ‘’vedi dove metti i soldi!!!’’ e tutte le altre frasi che molto logicamente anticipano un viaggio del genere!!!

Conosco i miei amici di casa, sono tutti europei! Alla fine si dimostreranno grandi amici di viaggio!

Passano i primi giorni quasi anonimi e durante i quali l’unico obiettivo era quello di conoscerci e organizzarci nella casa!

Il terzo giorno finalmente conosciamo gente Messicana, facciamo un piccolo viaggio con loro e a fine giornata uno di questi ragazzi di oltre oceano ci invita a fare una festa nella sua casa. Dentro di me penso ‘’Mmmh dove vuole arrivare? Perché ci conosce da meno di un giorno e c’invita nella sua casa? Mah vedremo!!!’’, la serata scorre tra cerveza, canti, balli e risate. Sono ormai quasi le 5 di notte e decidiamo noi volontari europei di tornare nella nostra abitazione lasciando i residui della festa sparsi per tutta la casa del povero Hugo! Ci dirà che è stato un piacere ospitarci! Siamo tornati nella sua casa altre 2 volte!

Il giorno seguente c’è la gran finale Mondiale e dopo aver festeggiato con un amico spagnolo tifoso italiano usciamo dal bar e incontriamo Miguel, un altro ragazzo messicano che con un sorriso ci dice di salire nella sua macchina, siamo in 8!! Ci porta in giro per la città, ci fa vedere i locali tipici messicani e dentro la macchina ricordiamo la sera prima! ci invita a casa sua!!!

Andiamo da lui solo io e lo spagnolo! Miguel non ha il padre ucciso per motivi politici, convive con 2 fratelli e ha la madre e altre 3 sorelle a 40 km! Ci invita a cena e sta in cucina a preparare cibo messicano per oltre 2 ore; abbiamo assaggiato di tutto!! Mentre ceniamo parliamo del più e del meno e, come accadrà più volte nei giorni successivi, esce fuori il discorso dei soldi e lui ci dice che sua madre che ha uno stipendio di poco inferiore a 1000 euro deve ritenersi fortunata! Io penso che con 6 figli a carico di cui 3 all’università ricevere meno di mille euro non è una bella cosa ma lui è felice e continua ad affogarci di cibo…. per me per una settimana Miguel e i suoi fratelli non avranno più niente da mangiare!!! ‘’Fortunatamente’’ la birra l’abbiamo persa a calcetto io e lo spagnolo e quindi possiamo comprarla senza che lui si senta offeso!!!

Passa qualche giorno e ora è la volta di Rafael un gigante buono che all’una di notte ci invita a bere qualcosa nella sua casa. Entriamo e va subito dalla mamma a dirle che hanno ospiti europei così lei si alza durante il sonno per salutarci, ci offre un pensiero messicano e torna a dormire! Rafa prende una cassa di birra e alcune cose da mangiare , dopo, forse per l’alcool o forse non so, ci dice che a fine mese lui e la madre , come ogni fine mese, andranno dai vicini per chiedere elemosina per comprare roba da mangiare! A questo punto noi europei ci guardiamo in faccia e le birre nelle nostre mani si fanno un po’ più pesanti… lui ci vede in imbarazzo e ci dice di stare tranquilli perché per lui l’ospite è sacro, non dobbiamo preoccuparci troverà il modo di mangiare anche questo mese!

Poi ci sono Pablo, Chave, Benja e molti altri ancora che rallegrano i nostri giorni con canzoni tipiche messicane, con balli al ritmo di Tequila e con storie di folklore ma che, soprattutto, continuano a parlarci di amicizia e di come la nostra presenza nella loro vita, anche se per pochi giorni , abbia avuto un significato unico e speciale e quando infine gli ricordiamo che ora hanno amici internazionali che li aspettano a braccia aperte quasi si commuovono!!!!

Passano i giorni e il rapporto con i messicani si fa sempre più forte e ogni giorno il mio bagaglio d’esperienza si fa sempre più ricco!

Penso a noi italiani e a come siamo sempre molto diffidenti degli stranieri: dobbiamo guardarli, valutarli,classificarli e dopo se ci piacciono diventano nostri amici ! in Messico no!

Inizio a capire che questo popolo che a livello di vita pare 100 anni dietro noi nella mentalità ci sovrasta! Qui nessuno fa le cose per ottenere qualcosa di materiale ma ‘’solo’’ per ricevere rispetto e amicizia!!! Capisco che qui la gente è cosciente della sua povertà e vive la vita giorno per giorno dando tutto quello che ha! Senza problemi! In un solo termine DISFRUTA!

E’ arrivato il giorno dei saluti. Tutti mi regalano qualcosa da portare in Italia: cd, magliette da calcio, bandiere, tequila ecc.. tutti mi salutano con un forte abbraccio e mi chiamano ‘’hermano’’ o ‘’amigo italiano’’, tutti mi promettono di venirmi a trovare un giorno, tutti mi invitano a tornare ma soprattutto tutti mi ricordano di Disfrutar perché questa è la loro filosofia , la stessa filosofia che, penso, avevamo anche noi italiani cento anni fa che però ora, purtroppo, non abbiamo più! Viva Mexico!!!!