martedì 15 luglio 2008

COLONNA SONORA

Ieri sera festa grande: birra vino e molta allegria, oggi mi fa male un po’ la testa e ho voglia di stare solo!

Tra 4 mura assolutamente no, prendo la mia musica e vado! Mi perdo in una delle tante strade di questa città che mi ospiterà per qualche mese!

Parte la prima canzone e qualcosa succede dentro di me… avrei voglia di iniziare a correre e non fermarmi fino a quando il fisico regge, ma non posso il mal di testa mi farebbe fare al massimo 100 metri! la voglia però di sfogarmi non mi passa e allora inizio a cantare fregandomene della mia orrenda voce, porto il tempo con la mano e vado! Sembro pazzo, ma ce ne sono tanti uno in più non si noterà!

Ah dimenticavo indosso i miei vestiti preferiti… i più vecchi e fuori moda!

Arrivo fino al ponte e lungo le strade c’è tanta di quell’acqua straripata dal grande fiume che tocca tornare indietro!

Parte la seconda canzone!

La mia mano smette di battere e ore vorrei volare! Vorrei volare fino al cielo per salutare personalmente quell’amico che mi ha lasciato e che questa canzone mi ricorda troppo, vorrei dirgli grazie per le risate e per la compagnia! Non posso farlo o… o forse già lo sto facendo! trattengo le lacrime e continuo!

Adesso ho il fiume alla mia sinistra!

Sono in una strada piena di locali ultraborghesi e neanche a farlo apposta inizia la canzone di noi gente comune che veniamo definiti paesani da quelli che ancora fanno la distinzione tra città e paese, da quelli che ancora fanno distinzioni! Vorrei guardare quella gente che paga 3 euro per un caffè, che se non ha il bel vestito di marca non esce quella gente che per lo più è formata da turisti che pensano che in un paese come questo la faranno sicuramente da padroni con i loro soldi! Vorrei guardarli in faccia e mostrargli tutto il mio disprezzo ma penso che rovinerebbe il mio viaggio così fisso l’acqua e canticchio. Adesso mi piacerebbe essere tra i miei amici… sono lontani! spero che il lungo fiume porti fino a loro i mie i pensieri! Non ce la faccio, la voglia di schifare è troppa, mi giro un attimo e… e guarda come ci ha conciati la metropoli!

Proseguo e vado in direzione della vecchia città, mi piacerebbe che partisse una canzone di De Andrè ma il mio mp3 decide per un bel folk!

L’aria è quella irlandese. Partono i violini e io adesso ho voglia di viaggiare in un posto assolato con un gran prato verde e con un mega concerto dove poter ballare, sporcarsi e stare coricati senza pensieri aspettando che arrivi sera per contare le stelle e decidere quale è la più bella! Nei miei pensieri quel verde prato che all’inizio sembrava così lontano ora sembra essere dietro casa, vedo il mio albero preferito quello dove da bambino andavo a riposarmi dopo due calci a un pallone, se ci penso bene i calci duravano quasi un’intera giornata! Cerco di ricordare se adesso ci sia ancora quell’albero ma siccome oggi la testa oggi non mi assiste, lascio perdere i ricordi e decido che quell’albero c’è!

Vado avanti!

La canzone è lunga e arrivo davanti la vecchia chiesa…

E’ pieno di turisti… ma non mi interessano!

Oggi mi interessa stare solo!

E’ tempo di una canzone nostalgica! Così scelgo una ballata e mi siedo su una panchina!

Il mal di testa passa piano piano e iniziano a tornare alla mente i ricordi di ieri sera… ma durante il ritornello c’è spazio solo per le mie emozioni e per il ricordo dei momenti passati e che spero passerò ancora con la mia ragazza, è la nostra canzone!

Non dura molto!

Mi alzo e mi perdo ancora tra le stradine! Penso che sia un po’ pericoloso stare qui solo ma mi rendo conto ancora una volta di più che la città ti rende realmente invisibile! C’è tanta di quella gente senza casa, senza una lira e nessuno si cura di loro perché dovrebbero pensare a me?! Forse perché io ho sicuramente dei soldi in tasca! Mah… con questi vestiti non sembrerebbe. Sorrido!

Nell’indifferenza metto su una mezza canzone rivoluzionaria!

Questa è soltanto mia! Mi sento più forte e adesso sì vorrei spaccare il mondo e rifarlo da capo senza padroni, senza guerre, senza televisione (questa è una mia fissa), senza tutto quello che ci sta rendendo schiavi del tempo e delle cose materiali! Questo pensiero più che spaccare il mondo mi sta spaccando il cervello… ma non mi rassegno! Tornerò a pensarci!

Ohhhh eccola! La canzone del mio cartone animato preferito! Con lei ho imparato a sognare… a sognare di avere amici veri e non come sognano oggi i bambini davanti ai cartoni di essere super eroi o di avere vicino la più bella gnocca che esista! Penso che i miei sogni erano sani quelli di adesso no! Penso ai miei amici e penso che il mio sogno sia già un po’ realtà!

Inizia a fare freddo così slego la felpa che ho intorno alla vita e la indosso!

Quando sto per ricominciare il mio viaggio si avvicina un ragazzo con uno zainone sulle spalle, iniziamo a parlare, è sudamericano sarà qui in vacanza per un po’ di giorni, io non so molto di questa città ma quelle poche cose che conosco potrebbero essergli utili così gli scrivo qualcosa su un foglio, sembra una buona persona penso che potrebbe essere bello e interessante rivederlo, gli lascio il mio numero e vado!

Mi siedo con la vecchia piazza alle spalle e il fiume di fronte, ho deciso che adesso posso provare a sognare senza musica, solo con i miei occhi!

Il sole se ne sta quasi andando e il panorama è bellissimo, il rosso del tramonto si riflette sull’acqua e c’è un’atmosfera incredibile! Vicino a me ci sono altri ragazzi che tra due chiacchiere nella loro lingua e un sigaretta stanno lì a vivere questo momento!

C’è un’atmosfera e una pace difficile da descrivere!

Ripenso al ragazzo appena conosciuto e mi rendo conto che a volte basta solo uno sguardo per capire una persona! Sicuramente quando tornerò a parlare con lui i nostri discorsi saranno interessanti e forti, parleremo di politica, di religione, di viaggi e sembrerà di conoscerci da sempre.

Io apprenderò qualcosa da lui, lui da me!

Mi alzo e adesso le luci per le strade già sono accese, accendo di nuovo il mio mp3 e vedo che la batteria mi sta abbandonando così decido per le ultime 3 canzoni che dovranno farmi compagnia!

La prima fa emergere la voglia di viaggiare! Penso a tutti i posti dove sono stato e penso ai posti dove mi piacerebbe stare: Macchu Picchu, Patagonia, Africa e ancora Messico, stavolta Chiapas!

Mi viene in mente uno strano viaggio con un pulmino da infiniti posti, io porto questo pulmino e vado in giro per il modo a raccogliere tutta la gente che ho conosciuto e che è stata importante per me! Sarebbe meraviglioso poter viaggiare con tutti quelli che hanno fatto parte dei miei momenti migliori, sarebbe meraviglioso che tutti i miei amici si conoscessero durante il viaggio!

Sarebbe bello arrivare su una spiaggia vergine e deserta dove poter ballare cantare intorno ad un falò e fare festa fino a quando il fisico regge, un po’ di riposo e ricominciare il giorno dopo e tutto ciò fino a quando la vita che abbiamo dentro esce completamente fuori e soddisfatti possiamo tornarcene ognuno a casa propria! Sarebbe bello!

Mentre penso è quasi finita anche la penultima canzone.

Devo decidere con quale bella melodia finire questa mia passeggiata e il mio viaggio mentale, è una scelta difficile ce ne sarebbero moltissime da sentire ma vado sul classico, vado leggero, vado tranquillo perché so che questa canzone difficilmente mi tradirà! In fin dei conti parla di una situazione molto simile a quella che sto terminando di vivere. Parla di libertà, di gente con sole in testa e di una canzone in bocca, di una passeggiata senza andata ne ritorno!

E’ lei che mi accompagna a casa!

Apro la porta.

Mi sento bene, il mal di testa è un discorso ormai vecchio!

Mi sdraio sul letto stavolta senza musica, ho la fortuna di avere fuori della mia finestra uno dei più bei monumenti di questa città, penso alla lunga passeggiata che ho fatto, penso e sto bene! Stare soli non è poi così male… driin driin, squilla il telefono, è il mio amico“Pronto?!” “Stasera festa erasmus a casa mia, vieni?”

“Arrivo!”

Nessun commento: